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valversa.it

Benvenuti nella valle dal ritmo frizzante

 

Tradizioni - Curiosità - Storia


 

E' una ridente cittadina posta sulla Via Emilia allo sbocco della valle del torrente Scuropasso.

 Fondata dai liguri, Broni fu coinvolta negli spostamenti dell'esercito d'Annibale dopo la battaglia del Ticino nel 201 a.c. nel 115 fu prolungata la Via Emilia che da Piacenza giungeva a Genova, dal console Marco Emilio Scauro. Distrutta da Attila, re degli unni nel 452, fu completamente sommersa dalle acque nel 589. Nell'alto medioevo appartenne al comitato d'Auce del territorio di Piacenza. Contesa tra pavesi e piacentini, fu distrutta nuovamente nel 1179 dai guelfi piacentini. 

Numerosi furono i feudatari di Broni,al tempo dei Visconti,e degli Sforza: i Beccaria,gli Aicardi,gli Adorno,gli Arrigoni e i Barbiano di Belgioioso .Con il trattato di Worms, assieme a tutto l'Oltrepo divenne dominio dei Savoia.
Nel 1249 si fermò a Broni, diretto in Spagna al santuario di Santiago di Compostella, San Contardo d'Este.Ammalatosi, vi morì. Ben presto fu oggetto di venerazione,per i miracoli e le guarigioni che avvenivano sulla sua tomba. 

Per vari secoli gli Estensi visitarono la sepoltura del loro nobile parente, tanto è vero che Broni è gemellata con la città di Ferrara.
Sulla piazza principale sorgono il Municipio della metà dell' 800 e la parrocchiale di S. Pietro, della metà del 500, la chiesa a tre navate ha decorazioni barocche e numerosi dipinti,tra i quali l'affresco riproducente il Papa Pio VII di passaggio nella cittadina che benedice il popolo bronese,la battaglia di Lepanto di G.B del Sole,e il martirio di S. Pietro di Panfilo Nuvolone.
Vi sono conservati numerosi arredi sacri, tra i quali l'arca di legno intagliato di S.Contardo d'Este.
Del 1664. Vi è inoltre una ricca biblioteca ricca di 5000 volumi antichi.
Oggi, Broni è un vivace centro produttivo, specialmente dal punto di vista enologico, attraverso la sua Cantina Sociale.


Presso la frazione di Recoaro sgorgano fonti termali d'acque solfidriche e ferruginose, diuretiche - lassative.
Fra le maggiori realtà industriali spiccano varie officine meccaniche d'utensileria, di materiali.
Enologici, di materiale ferroviario. Aziende artigianali si occupano di pelletteria, di lavorazione marmi e graniti e d'abbigliamento.

Personaggi con trascorsi

San Contardo d'Este (1216-1249), patrono della città
Peppino Sarina, (Broni, 1884, - Tortona, 1978), artista burattinaio, esponente principale di una celebre famiglia di marionettisti
Lasaratt (Mario Salvaneschi), comico dialettale
Giuseppe Mangiarotti, schermidore, classificatosi quarto nel torneo a squadre delle Olimpiadi del 1908
Tiziano Sclavi, autore del fumetto "Dylan Dog"
Cecilia Zandalasini, giocatrice di basket
Baffi, Governatore della Banca d'Italia e Accademico dei Lincei
Evgenij Berzin, ex campione di ciclismo russo, vincitore del Giro d'Italia 1994
Adelina Stehle, soprano

Comune Broni oltrepo pavese

 

Comune di Broni
Piazza Garibaldi 12
27043 Broni PV

 

Popolazione Residente: 9.528 (M 4.499, F 5.029)
Superficie: 20,87 Kmq
CAP 27043
Prefisso Telefonico: 0385
Codice Istat: 018024
Codice Catastale:B201
Denominazione Abitanti: bronesi
Slogan della Città: Città internazionale della vite e del vino
Santo Patrono : San Contardo d'Este
Festa Patronale : ultimo sabato di agosto
Etimologia: Il nome è di derivazione dialettale, in particolare dai termini brona, bruna bronna che potrebbero riferirsi al termine latino di pianta prunus, ossia susino.
Broni fa parte di: Associazione Nazionale Città del Vino
Il comune è gemellato con: Ferrara (Emilia-Romagna), dal 2001

Comuni Confinanti: Albaredo Arnaboldi, Barbianello, Campospinoso, Canneto Pavese, Cigognola, Pietra de' Giorgi, Redavalle, San Cipriano Po, Stradella

 

 

Gastronomia:

I primi ed i secondi piatti bronesi sono ispirati alla tradizionale cucina contadina povera di origini ultracentenaria (dove niente veniva buttato) , in quei tempi il cibo scarseggiava e bisognava centellinare tutte le risorse,poi... negl' ultimi decenni con l' arrivo del benessere furono successivamente elaborate per adeguarli ai gusti dei nostri giorni. Ad esempio lo strutto e' stato sostituito quasi totalmente dal burro e dalla margarina e dai vari tipi di olio vergini ecc ....

Tra i primi piatti primeggiano :

La minestra di riso e piselli e/o con verze.
I risotti cucinati in diversi modi, come ad esempio: con i funghi, con frittura di gallina, fegatini,cuore.
La polenta
I ravioli di carne.

Secondi piatti:

Bolliti misti di polli, anatre ed oche o lessate o fatte arrosto con contorno di patate

Dolci:
La Torta San Contardo ottenuta addolcendo il Pane di San Contardo.
La torta di farina gialla

In occasione di feste paesane era usanza: i brasadei ciambelle molto secche confezionate come ghirlande ed infilate con un semplice spago bianco.

In occasione di S. Giuseppe si usa fare frittelle a base di farina, uova, acqua e lievito, fritte in olio bollente.Chiamate in dialetto i Glossary Link marubei.
Per concludere sulle tavole era sempre presente i delizioni vini locali, prodotti dai nostri vitigni anch 'essi di origini ultracentenarie