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Benvenuti nella valle dal ritmo frizzante

 

Tradizioni - Curiosità - Storia

storia

Il villaggio di Canevino fu abitato in origine dai Liguri.
Lo stesso toponimo deriverebbe dai termini ligurii “Can” (ginestra) e “Ven” (valle), anche se un ‘ altra interpretazione lo farebbe risalire al latino “canabinus” (diminutivo di “canapa”, capanna).
Canevino è noto fin dal 940, quando vi avvenne il transito da Bobbio a Pavia della reliquia di San Colombano, al cui monastero bobbiese apparteneva tutta la zona.
Passò probabilmente sotto il dominio pavese nel 1164, pur non essendo nominato nel relativo diploma (che elenca probabilmente solo i castelli, sedi di signorie locali).
Nell'ambito di tale dominio, vi ebbero la supremazia i Sannazzaro, signori della valle Scuropasso, e nelle successive suddivisioni di tale famiglia rimase alla linea di Cigognola, luogo situato all'imbocco della vallata di cui Canevino è alla testata.
Da allora Canevino rimase sempre una dipendenza di quel lontano feudo, nei successivi passaggi: dall'usurpazione dei Beccaria, alla concessione ai Visconti Scaramuzza, che tennero il feudo fino al XVIII secolo, quando passò per eredità ai D'Adda e infine ai Barbiano di Belgioioso, poco prima della fine del feudalesimo (1797).
Nel 1936 il comune fu soppresso, e aggregato a Ruino, che prese il nome di Pometo.
Nel 1947 venne ricostituito il comune autonomo di Canevino disaggregandone il territorio dal comune di Pometo.

 Chicche di storia

Nel corso del Medioevo fece parte del feudo di Cigognola e fu conquistata da Galeazzo Visconti nella prima metà del XIV secolo.
Delle vicende più recenti si ricorda la cosiddetta "battaglia di Bacà Mollio" che, nel corso della seconda guerra mondiale, vi si svolse tra partigiani, fascisti e tedeschi.
Non vi sono infatti edifici di particolare rilievo architettonico, fatta eccezione per la chiesa parrocchiale, intitolata alla Madonna dell'Assunta.
Meritano di essere citati anche i resti di una fornace scoperti di recente e datati tra il XVII e il XVIII secolo.

Comune Canevino oltrepo pavese

 

Comune di Canevino
Frazione Caseo 1
27040 Canevino PV

 

 

Altitudine: m.511
Popolazione Residente: 119 (M 62, F 57)
Estensione: 474 ha.
Da Pavia: Km.35
Santo patrono: Beata Vergine Maria Assunta
CAP    27040
Prefisso Telefonico: 0385
Codice Istat: 018028
Codice Catastale: B599
Chiesa di Santa Assunta
Denominazione Abitanti    canevinesi
Etimologia: Il nome probabilmente deriva dal termine latino cannabis ovvero "canapa", per l'esistenza di campi coltivati di canapa all'interno del paese o della rocca. Secondo altri potrebbe riferirsi al latino can(n)aba, cantina, con l'aggiunta del suffisso diminutivo.
Canevino fa parte di: Associazione Nazionale Città del Vino
Frazioni di Canevino: Caseo
Comuni Confinanti: Volpara, Rocca de' Giorgi, Ruino, Nibbiano (PC)

 

E' un piccolo comune dell'alta valle Versa , arroccato sulla sommità di un colle boscoso che dominando la vallata fa da spartiacque con la valle Scuropasso.
 Nella parte sovrastante il borgo si erge la chiesa parrocchiale dell' Assunta meta di pellegrinaggio,all' interno si può ammirare un altare di stile barocco.
La sede comunale è posta nella frazione Caseo.
Il nome canevino deriva dal latino"canabinus",diminutivo di canapa (capanna).
In posizione panoramica è la parrocchiale dedicata alla Madonna Assunta ,mentre a Caseo vi è un 'antico oratorio,attiguo alla villa Visconti.
I numerosi villeggianti , amanti della natura, trovano attrezzature sportive, sentieri di rara bellezza attraverso i boschi ed i calanchi d'arenaria per lunghe e salutari passeggiate.
La principale fonte di reddito per la popolazione è costituita dall'agricoltura: si coltivano cereali, ortaggi, foraggi e vite; molto importante è l'allevamento di avicoli.
Rinomate sono le uve bianche da cui si ricavano il moscato,il riesling e soprattutto il pinot base per i famosi"Brut".
Molto limitata è anche la presenza del terziario, che si compone solamente dei servizi essenziali.